- LINEE GUIDA
PER LA DEFINIZIONE DEI FABBISOGNI FORMATIVI
Premessa
Le pagine che
stai per leggere contengono una guida per la
definizione dei fabbisogni formativi, che può
essere utilizzata dalle organizzazioni di
volontariato, dai coordinamenti delle stesse e
dai Centri di servizio, per progettare al meglio
gli interventi futuri.
Il fabbisogno
formativo indica linsieme dei contenuti di
specifici interventi di formazione formulati a
partire dai bisogni emersi. Per questa
ragione, se vogliamo definire efficacemente i
fabbisogni formativi delle nostre organizzazioni
dobbiamo procedere partendo dallanalisi dei
bisogni di formazione. Abbiamo visto, nella prima
parte relativa agli annuari, come lanalisi
dei fabbisogni sia presente in pochi casi, e le
ragioni stanno forse nella difficoltà a svolgere
indagini di questo tipo non solo allinterno
delle nostre organizzazioni di volontariato, ma
in generale in tutte le formazioni sociali. E
però fondamentale per una formazione di qualità:
senza lanalisi dei fabbisogni è difficile
progettare una formazione efficace, rispondente
ai bisogni reali dei nostri volontari e capace di
cogliere istanze innovative. Lanalisi dei
fabbisogni formativi, come cercheremo di
dimostrare nelle pagine seguenti, è possibile
nelle nostre organizzazioni e quando viene fatta
rappresenta un elemento di forza perché ci
permette di riflettere sul nostro operato, di
rimotivarci rispetto allazione volontaria,
di farci conoscere qualcosa in più dellorganizzazione
e del settore nel quale stiamo lavorando. Serve
per una formazione di qualità, è già essa
stessa momento di formazione.
Nei paragrafi
precedenti abbiamo descritto alcuni elementi
teorici, metodologici e di esperienza sullanalisi
dei bisogni e sul tema della formazione per il
volontariato. Qui vogliamo richiamare soltanto
alcune considerazioni principali da tenere
presenti per il modello di definizione del
fabbisogno formativo che andiamo a presentare.
In sintesi:
- Nella
rilevazione dei bisogni formativi si
dovrebbero aver presenti le
caratteristiche strutturali e le
dinamiche interne ed esterne allorganizzazione;
si dovrebbe tener conto dei bisogni
espressi dagli individui nei termini di
conoscenze, competenze e motivazioni e
del sistema di attese reciproche tra
organizzazione e persone che la
compongono.
- Lanalisi
dei bisogni di formazione si configura
come una vera e propria attività di
ricerca.
- Lidentificazione
dei bisogni e la definizione del
fabbisogno formativo è esso stesso
momento di formazione per le persone che
vi partecipano.
Come vedrete, la
guida contiene alcuni strumenti da utilizzare per
la conduzione di colloqui (le interviste) o di
gruppi di lavoro in aula, cercando di favorire la
diretta partecipazione degli interessati alla
definizione del fabbisogno formativo per la loro
organizzazione o settore di azione. Si tratta di
percorsi che partendo dallanalisi delle
attività e delle strutture delle organizzazioni
prese in esame, passando per le caratteristiche
dei volontari e delle relazioni tra essi, ci
condurranno ad indagare i bisogni di formazione e
a definire assieme il fabbisogno formativo, cioè
in definitiva i contenuti da dare alla formazione
futura. La peculiarità di questa metodologia sta
anche nellutilizzazione di alcune tecniche
di ricerca di aula che, partendo dallesperienza
diretta delle persone, consente di far emergere
le potenzialità e i bisogni che in altro modo
rimarrebbero celati.
In queste linee
giuda abbiamo cercato di fornire un supporto
metodologico per la definizione dei fabbisogni
formativi utilizzabili direttamente dalle
organizzazioni di volontariato o dai
coordinamenti delle stesse: si tratta di
strumenti impegnativi come del resto è
impegnativo il tema da affrontare; a nostro
giudizio, però, "il gioco vale la candela".
E lo vale così tanto che, qualora incontraste
delle difficoltà nellutilizzo di alcuni
strumenti, investite del problema il Centro di
Servizi o il Coordinamento di OOVV che sentite più
vicini così da portare a termine questa analisi
che vi servirà per crescere insieme alla vostra
organizzazione.
Articolazione
della guida
Gli strumenti
approntati in questa guida rispondono a
differenti esigenze di analisi, sulla base delle
quali abbiamo definito due percorsi
possibili:
- Il percorso
1 per quelle organizzazioni di
volontariato che hanno a disposizione un
addetto che si occupi del processo
formativo, gestendo i gruppi di lavoro,
che operi le sintesi e che aiuti lorganizzazione
nella utilizzazione degli strumenti
proposti per la definizione dei
fabbisogni formativi;
- Il percorso
2 di formazione per un insieme di
organizzazioni, siano esse appartenenti
ad uno stesso settore e/o territorio.
Gli strumenti
presenti in questa guida sono: schede per
interviste e griglie contenenti le linee guida
per una riflessione e discussione in aula per
gruppi di volontari omogenei. (1)
Descrizione
degli strumenti (posti in allegato B)
La scheda
1 contiene gli elementi per condurre unintervista
in profondità al Presidente, al Segretario e ad
altre figure di responsabilità delle
organizzazioni di volontariato. I temi affrontati
nellintervista dovrebbero permettere di
fare, in primo luogo, una analisi della struttura
organizzativa al fine di costruire un
organigramma che fotografi lo stato attuale delle
risorse e delle attività svolte. La funzione di
questa scheda è di riunire informazioni sulle
attività e sulla struttura dellorganizzazione
al fine di far emergere eventuali bisogni
formativi e linee di sviluppo future e di
definire insieme quali contenuti, dal punto di
vista della dirigenza, sarebbe
opportuno dare alla formazione futura.
La scheda
2 presenta delle somiglianze con la scheda
1 e serve per fare una intervista ai
responsabili di un settore specifico dellorganizzazione
e a quelle persone che qui definiremo volontari
significativi (2). Lo scopo è quello di
raccogliere delle informazioni su un settore
specifico dellorganizzazione considerata,
ma anche di prendere in considerazione, nella
definizione del fabbisogno formativo, delle
specificità e dei punti di vista che possono
provenire da alcuni soggetti significativi
appartenenti allorganizzazione.
Le griglie
servono per condurre delle riflessioni /
discussioni in gruppo. Si ipotizza che possano
essere utilizzate in momenti prestabiliti per
questo tipo di azione, configurandosi già come
fasi di un processo di formazione.
I contenuti
delle griglie li riuniamo per percorso.
Nel percorso
1 abbiamo individuato due griglie che
contengono le linee guida per la discussione (Griglia
1.1. e Griglia 1.2). Si parte dalla
nostra esperienza concreta di volontari per
avviare una riflessione sulle attività e sulle
difficoltà che si incontrano nel compiere
determinate azioni, cercando di individuare le
possibili cause (per es. se di natura tecnica,
organizzativa, o altro) per identificare i primi
elementi per la definizione dei nostri bisogni (Griglia
1.1); attraverso la Griglia 1.2 si
invitano i volontari presenti prima a lavorare
sulle proprie conoscenze e competenze, poi a
distribuire quelle potenziali o mancanti per le
aree del fabbisogno formativo, ed infine ad
individuare delle priorità nella soddisfazione
dei propri bisogni di formazione. Il percorso 1
con griglie ed interviste è posto in allegato B
I.
Schema di
sintesi degli strumenti del percorso 1
Strumento
|
Contenuti
|
Obiettivi
|
Interviste Scheda 1
Intervista
a Presidente, Segretario, altra figura di
Responsabilità
|
Attività svolte
e settori di intervento Mission dellO.V.
Vincoli
alla sua realizzazione
Stato
delle Risorse umane
Clima
interno
Rapporti
con lesterno
Cosa si
intende per formazione, quale è stata
fatta, quale vorremmo
|
Analisi della
struttura: costruzione di un organigramma
ed identificazione dei nodi critici.Rilevazione dei
bisogni formativi
Definizione
del fabbisogno formativo
|
Scheda 2 Intervista al
responsabile di un settore e a volontario
significativo
|
Settore
di intervento ed attività svolte Vincoli e Risorse
per lo svolgimento
Rapporti
con altre componenti della mia
organizzazione
la
formazione: destinatari, metodi e
contenuti.
|
Griglia 1.1 Linee guida per
la discussione di gruppi di volontari
|
Descrizione
attività Compiti facili e difficili
e i motivi
|
Riflessione sullattività
e condivisione dellesperienza |
Griglia 1.2 Linee guida per
la discussione di gruppi di volontari
|
Analisi delle
competenze Ruolo della formazione e
bisogni prioritari
|
Far emergere il
bisogno di formazione Definire il
fabbisogno formativo
Stabilire
una priorità negli interventi
|
Nel percorso
2 per i responsabili o referenti delle OOVV
riunite per settore o appartenenti ad uno stesso
territorio, abbiamo predisposte due griglie e
delle indicazioni per procedere ad una
definizione dei fabbisogni formativi e ad una
prima riflessione sulla possibile progettazione
di interventi futuri. Si parte da una riflessione
su alcuni eventi di natura istituzionale, sociale,
naturale le cui conseguenze hanno riguardato
direttamente il volontariato attraverso la Griglia
3.1; si procede poi facendo unanalisi
delle conoscenze e competenze che abbiamo per
fronteggiare vecchie e nuove situazioni e le
confrontiamo con i nostri associati (Griglia 3.2);
in un secondo incontro confrontiamo quanto emerso
dalle organizzazioni di cui siamo responsabili,
definiamo assieme i fabbisogni formativi del
nostro settore di attività ed indichiamo
possibili interventi formativi futuri, che
riteniamo prioritari per i nostri volontari.
Questa è anche loccasione per confrontarsi
con la progettazione formativa: la speranza è
che ciò ci renda più capaci e competenti nel
definire le nostre future richieste di formazione.
Il percorso 2 con griglie ed interviste è posto
in allegato B II
Schema
riassuntivo degli strumenti per il II percorso
Strumento
|
Contenuti
|
Obiettivi
|
Interviste Scheda 1
Intervista
a Presidente, Segretario, Altra figura di
Responsabilità
|
Attività svolte
e settori di interventoMission dellO.V.
Vincoli
alla sua realizzazione
Stato
delle Risorse umane Clima interno
Rapporti
con lesterno
Cosa si
intende per formazione, quale è stata
fatta, quale vorremmo.
|
Analisi della
struttura: costruzione di un organigramma
ed identificazione dei nodi critici.Rilevazione dei
bisogni formativi
Definizione
del fabbisogno formativo
|
Scheda 2 Intervista al
responsabile di un settore e a volontario
significativo
|
Settore di intervento ed
attività svolte Vincoli e Risorse per lo
svolgimento; rapporti con altre
componenti della mia organizzazione
La
formazione: destinatari, metodi e
contenuti.
|
Griglia 3.1 Linee guida per
la riflessione / discussione per
responsabili / referenti
|
Eventi recenti e
conseguenze per il nostro settore Linee di sviluppo
future
|
Analisi del
settore per esplicitare vecchi e nuovi
bisogni formativi |
Griglia 3.2 Definizione
fabbisogni
|
Analisi delle
conoscenze e delle competenze Identificazione
dei bisogni formativi
|
Acquisire
strumenti di rilevazione dei bisogni Esplicitare i
fabbisogni formativi del nostro settore
|
Schema di
discussione in aula con i responsabili e
referenti della formazione |
Identificazione
delle priorità per la formazione del
nostro settore Cenni di progettazione
formativa
|
Acquisire
competenze progettuali nella formazione a
partire dai fabbisogni espressi. |
La guida si
completa con delle indicazioni sulla
progettazione formativa per passare dalla
definizione del fabbisogno formativo alla
elaborazione di una azione efficace di formazione.
Gli strumenti
per lanalisi dei fabbisogni sono contenuti
negli allegati a questa parte.
NOTE
1) Per gruppi
omogenei si intendono gruppi costituiti da
persone che si occupano dello stesso tipo di
attività, o svolgono gli stessi compiti, oppure
ricoprono lo stesso ruolo di responsabilità.
2) Il 'volontario significativo' è quella
persona che, pur non ricoprendo attualmente
cariche formali, è riconosciuta come importante
e fondamentale dal punto di vista della
conoscenza dell'organizzazione nella quale agisce
attivamente.
|